A spasso per Bucarest, la piccola Parigi dell’Est: dall’antica Corte Principesca al gigantesco Palatul Parlamentului

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Giovanni Bosi, Bucarest / Romania

 DESTINAZIONI  Uno short break a Bucarest è l’ideale per scoprire una delle capitali europee più intriganti. Non è un caso se la più grande città della Romania è anche chiamata “la piccola Parigi dell’Est”. Dopo la caduta di Nicolae Ceausescu, la Capitale ha riconvertito in contenitori culturali molti luoghi simbolo del potere del dittatore e ha pure portato a compimento il gigantesco Palatul Parlamentului voluto dal leader del Partito comunista finito nel Guinness dei primati come l'edificio più costoso e più pesante del mondo.

 

(TurismoItaliaNews) L'impressione che si ricava da un primo giro in auto per i boulevards di Bucarest, a partire dall’Arco di Trionfo da cui comincia Soseaua Kiseleff, è la quantità e la qualità del verde pubblico. Una caratteristica di non poco conto, se si considera che mette la città sul podio europeo. Come spesso accade per le capitali degli stati dell’ex blocco sovietico, l’impianto urbanistico e l’immagine complessiva fanno intuire i massicci interventi portati a termini soprattutto fra gli anni Cinquanta e Ottanta, con l'abbattimento di interi quartieri e la costruzione di ampi viali e grandi edifici, ma anche il rapido sviluppo, spesso caotico, dopo il 1989. Eppure nel caso di Bucarest non si può non sottolineare che l’aspetto è quello di una metropoli piacevole.

Palazzo Cec e, sopra, l'Arco di Trionfo

Del resto, è la stessa etimologia del suo nome ad essere di buon auspicio, visto che “bucura” significa essere contenti. E così oggi questa capitale - centro culturale, industriale e finanziario del Paese - è una città dei contrasti, con palazzine d’epoca e antiche chiese (quelle superstiti) che si susseguono a grattacieli di acciaio e vetro. La sua esistenza lungo la riva del fiume Dambovita è attestata nei documenti del XV secolo ed è la capitale del Paese soltanto dalla metà del XIX secolo. Qui siamo nella Muntenia, una delle regioni che formano la Valacchia, nel sud della nazione.

 

Ma cosa c’è da vedere in particolare nella piccola Parigi dell'Est? Più di quanto si possa pensare. Intanto il centro storico. Una passeggiata a piedi ci consente di scoprire scorci interessanti, in un mix di stili architettonici dal barocco al neogotico, dal neoclassico fino al liberty, oltre a farci immergere nella sua vitalità. Per un lungo periodo abbandonato dagli stessi abitanti di Bucarest e dai turisti, il cuore antico si è trasformato in uno dei più popolari luoghi di svago della città. Le vie Smárdan, Francezà, Selari, Sf. Dumitru, Gabroveni e Covaci sono invase durante l'estate da centinaia di tavolini dove si può bere un caffè o una birra fredda e si può anche gustare qualche piatto tradizionale. In inverno, tutto si trasferisce all'interno dei locali, dove la bevanda preferita è il vino caldo. Come al “Carul cu Bere” nello splendido edificio costruito nel 1898 in stile neogotico su disegno degli architetti Zigfrid Z. Kofcizinski e Al Pesch. Mangiare qui è una delizia per il palato (da non perdere la Ciorba defasole servita all’interno di una pagnotta di pane) e per gli occhi dato che l’interno è decorato con pitture, sculture, mosaici e vetrate istoriate che ne fanno un pezzo unico.

Uno dei pezzi forti del centro storico è sicuramente il Palatul Voievodal Curtea Veche, ovvero l’antica Corte Principesca, legata alla storia del principe Vlad Tee, personaggio realmente esistito che ha ispirato il personaggio di Dracula nell’omonimo libro di Bram Stoker. Le vestigia più antiche nel sito del del Palazzo Principesco sono state scoperte durante le ricerche archeologiche condotte tra il 1967 e il 1972. Diventato la residenza principesca della Valacchia nel XV secolo, il palazzo è stato ricostruito dopo un incendio e un terremoto devastante che lo hanno parzialmente distrutto nella prima metà del XVIII secolo. Oggi, parti del sistema idrico dell'antica corte, il bagno turco del palazzo, le decorazioni architettoniche esterne, la geometria interna e gli affreschi murali possono essere visti nel museo che si trova nel cuore di Bucarest.

 

Ci sono poi la Biserica Curtea Veche (Chiesa della Vecchia Corte) risalente al 1559 e ritenuta la più antica della città, dove per due secoli sono stati incoronati i principi rumeni; la straordinaria piccola Chiesa del monastero di Stavropoleos, dedicata ai santi Arcangeli Michele e Gabriele; il grande complesso della Chiesa Patriarcale Pangarul (nella foto sotto) e il Museo Nazionale di Storia. Ad attrarre è pure il Palazzo Cec, uno degli edifici più imponenti (diventato più tardi la Cassa di Risparmio, un istituto statale per il risparmio della popolazione, fondata nel 1864), costruito sul viale Calea Victoriei, una delle più eleganti strade di Bucarest. Ultimato nel 1900 su progetto degli architetti francesi Cassien Bernard e Albert Galleron nel 1885, Palazzo Cec (nella foto di apertura) è costruito in stile eclettico, con una facciata arricchita da colonne corinzie.

 

E se il Palazzo del ministero delle Politiche agricole è considerato uno degli edifici più belli di Bucarest (situato nei pressi di Piazza dell'Università, costruito nel 1895 nello stile del Rinascimento francese) quello che invece fa molto discutere è il Palatul Parlamentului, il Palazzo del Parlamento: per qualcuno è la prova dell'abilità dei costruttori romeni, per altri è una mostruosità architettonica. Nato come Casa del Popolo, si è guadagnato un posto nel Guinness dei Primati per un doppio requisito: il più costoso e il più pesante del mondo. Si colloca invece al secondo posto tra gli edifici più grandi al mondo dietro al Pentagono a Washington, e terzo più grande per volume dopo Cape Canaveral negli Stati Uniti e la Piramide di Giza in Egitto. Voluto dal leader del Partito comunista Nicolae Ceausescu ma definitivamente completato dopo la sua esecuzione (di fatto lui non lo ha mai utilizzato) i numeri la dicono lunga: misura 270 metri di lunghezza e 245 di larghezza, 86 metri di altezza e 82 in profondità (sotto il livello del suolo) e la superficie costruita a livello del suolo è di 66.000 metri quadrati. Per realizzare le circa mille stanze sono stati utilizzati, tra gli altri, un milione di metri cubi di marmo, un migliaio di tonnellate di basalto, 900.000 metri cubi di legname, 3.500 tonnellate di vetro, 2800 lampadari, 220.000 metri quadrati di moquette e 3.500 metri quadrati di pelle. Alla sua costruzione hanno partecipato 200 architetti e circa 20.000 lavoratori. Un piccolo dettaglio: il cantiere ha preso le mosse nel 1980 con la demolizione di sette chilometri quadrati dell'antico centro storico della capitale. Interi quartieri sono stati vittime della sistemazione e un'intera serie di edifici storici preziosi sono stati rasi al suolo. Oggi il Palatul Parlamentului può essere visitato: si ammirano arredi sontuosi tra cui enormi lampadari in cristallo, mosaici e decorazioni in foglia d’oro che scintillano in ogni angolo; argento e oro sono stati persino inseriti nelle tende. Per saperne di più

L'Università Carlo I

La dotazione culturale di Bucarest è molto ampia: 37 musei, 22 teatri, 2 teatri dell’opera, 3 auditorium, numerose biblioteche pubbliche, librerie e i tipici book-caffè. In tema di verde pubblico meritano una visita il il Giardino Cismigiu e il Parco Herástrau. Il primo è il più antico parco pubblico di Bucarest, di fronte al Comune della Capitale (sul viale Bulevardul Regina Elisabeta). Il parco rappresenta un'oasi verde di 17 ettari, situato nel cuore della città, con al centro un lago, realizzato nella metà del XIX secolo da un giardiniere paesaggista che amministrò i giardini imperiali di Vienna. Nel parco sono esposti i busti dei grandi scrittori rumeni, un monumento di marmo agli eroi francesi della Prima Guerra Mondiale e si individuano le rovine di un monastero costruito nel XVIII secolo, La Cetate.

 

Il Parco Herástrau è il più grande parco di Bucarest si estende su una superficie di 187 ettari, inaugurato nel 1936. Posizionato a nord della Capitale intorno al Heràstráu, uno dei laghi formati dal fiume Colentina, il parco è ideale per una rilassante passeggiata sui vialetti, una corsa con la bicicletta, acrobazie sui roller e skateboard oppure una passeggiata per prendere un drink con gli amici in una delle terrazze nella zona. In estate, il lago di 70 ettari, può essere attraversato in vaporetto o in barca a remi. Il parco ospita il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti”, uno dei più grandi e antichi musei etnografici d'Europa, che comprende 70 case di tutte le zone del Paese, le chiese di legno, un mulino d'acqua, una di vento e numerosi utensili tradizionali. Per saperne di più

Uno splendido affresco della piccola Chiesa del monastero di Stavropoleos, nella foto sopra

 

Fonte: http://www.turismoitalianews.it/da-scoprire/arte-architettura/a-spasso-per-bucarest,-la-piccola-parigi-dell%E2%80%99est-dall%E2%80%99antica-corte-principesca-al-gigantesco-palatul-parlamentului